Il Ciclo di Guiron le Courtois, vol. V: Roman de Guiron, parte seconda


Infos

Titre
Il Ciclo di Guiron le Courtois, vol. V: Roman de Guiron, parte seconda
Collection
Archivio Romanzo
Editeur
SISMEL-Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini
Auteurs
Numéro
39
Sortie
Décembre 2020
ISBN
978-88-9290-059-2
Pages
XVI-920
Prix
110€
Prix Ebook
Gratuit (Open Access)
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Présentation du projet
Guiron le Courtois est un cycle romanesque arthurien en prose dont la genèse est datable du deuxième quart du XIIIe siècle. Il a deux grands modèles : le Lancelot-Graal et le Tristan en prose. Son succès à l’échelle européenne pendant trois siècles repose sur une idée simple : les narrations qui le composent relatent l’histoire des ancêtres des chevaliers de la Table Ronde familiers à tout lecteur de romans arthuriens en prose : Lot, le père de Gauvain, Urien, le père d’Yvain, Lac, le père d’Érec, et surtout Méliadus, le père de Tristan. Guiron le Courtois est bien le cycle des pères, qui montre l’univers arthurien en éclosion.
Le Gruppo Guiron – constitué en 2008 à Paris, dirigé par Lino Leonardi et Richard Trachsler, coordonné par Nicola Morato – réunit à présent une quinzaine de chercheurs parmi lesquels Marco Veneziale et Véronique Winand. Il a pour objectif principal l’étude et la publication intégrale du corpus des narrations du cycle. En 2018, le groupe a publié un volume de Prolégomènes à l’édition chez Garnier et, en 2020, les trois premiers volumes de l’édition critique du corpus.
 
4e de couverture du Ve volume
« Con il titolo di Roman de Guiron si indica la seconda branche del Ciclo di Guiron le Courtois, mastodontico complesso di romanzi francesi in prosa composti all’incirca tra il 1235 e il 1240. Copiato nei secoli e amato da molte generazioni di lettori, tra cui Federico II di Svevia e Ludovico Ariosto (che vi trovò numerosi spunti per l’elaborazione dell’Orlando furioso), il Ciclo di Guiron le Courtois viene pubblicato integralmente per la prima volta a cura del «Gruppo Guiron». Il presente volume contiene l’edizione critica della seconda metà del Roman de Guiron (§ 971-1401): in questo romanzo viene introdotto nel mondo arturiano Guiron il Cortese, un prode cavaliere ignoto alle prose francesi del Duecento a causa della prigionia che lo ha tenuto lontano dalle scene per molti anni. Nella seconda parte del romanzo, Guiron è in cerca di Danain il Rosso, il compagno d’armi che ha rapito la sua amata Bloie. Dopo vari incontri e imprese – cavalieri codardi e sleali, amanti sfortunati, imboscate e battaglie – Guiron riuscirà a trovare l’amico, con il quale si scontrerà in un duello senza esclusione di colpi. Da questo filo principale della narrazione si dipanano le avventure di altri personaggi, come quella di Brehus senza Pietà: nemico giurato delle donne, si innamora perdutamente di una malvagia damigella, che lo fa smarrire in una grotta. La disavventura diventa però per lui l’occasione di incontrare gli avi di Guiron – ritiratisi nel misterioso antro – e di conoscerne la storia. Man mano che il testo si avvia verso l’epilogo, l’intreccio si sfrangia e i destini dei cavalieri prendono strade diverse, che finiscono per condurli verso solitarie e lunghe prigionie. Il testo critico, costituito sulla base di uno stemma e di una nuova concezione del rapporto tra sostanza testuale e forma linguistica, è accompagnato da un apparato sistematico di varianti, da note di commento e da un glossario. L’Introduzione presenta gli aspetti letterari più salienti della seconda metà del romanzo e illustra le principali questioni relative ai manoscritti e alla trasmissione del testo. »

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