Il ciclo di Guiron le Courtois, t. III/1: I testi di raccordo


Infos

Titre
Il ciclo di Guiron le Courtois, t. III/1: I testi di raccordo
Collection
Archivio Romanzo
Editeur
Edizioni del Galluzzo
Auteurs
Sortie
Décembre 2022
ISBN
978-88-9290-215-2
Pages
XVIII-604
Prix
88€
Prix Ebook
gratuit
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Présentation générale
 
Guiron le Courtois est un cycle romanesque arthurien en prose dont la genèse est datable du deuxième quart du XIIIe siècle. Il a deux grands modèles : le Lancelot-Graal et le Tristan en prose. Son succès à l’échelle européenne pendant trois siècles repose sur une idée simple : les narrations qui le composent relatent l’histoire des ancêtres des chevaliers de la Table Ronde familiers à tout lecteur de romans arthuriens en prose : Lot, le père de Gauvain, Urien, le père d’Yvain, Lac, le père d’Érec, et surtout Méliadus, le père de Tristan. Guiron le Courtois est bien le cycle des pères, qui montre l’univers arthurien en éclosion.
 
Le Gruppo Guiron – constitué en 2008 à Paris, dirigé par Lino Leonardi et Richard Trachsler, coordonné par Nicola Morato – réunit à présent une quinzaine de chercheurs parmi lesquels Marco Veneziale et Véronique Winand. Il a pour objectif principal l’étude et la publication intégrale du corpus des narrations du cycle. En 2018, le groupe a publié un volume de Prolégomènes à l’édition chez Garnier et, en 2020, les trois premiers volumes de l’édition critique du corpus.
 
 
Quatrième de couverture du vol. III/1
 
I testi qui riuniti non hanno una loro autonomia, ma connettono i due principali romanzi del Ciclo di Guiron le Courtois, mastodontico complesso di romanzi francesi in prosa composti all’incirca tra il 1235 e il 1240. Copiato nei secoli e amato da molte generazioni di lettori, tra cui Federico II di Svevia e Ludovico Ariosto (che vi trovò numerosi spunti per l’elaborazione dell’Orlando furioso), il Ciclo di Guiron le Courtois viene pubblicato integralmente per la prima volta a cura del «Gruppo Guiron».
 
Questo volume, che viene a sistemarsi fra quelli dedicati al Roman de Meliadus (I e II) e quelli dedicati al Roman de Guiron (IV e V) usciti negli anni scorsi, pubblica i racconti che hanno riunito i due romanzi nelle diverse forme cicliche, in momenti successivi della tradizione testuale. La funzione di raccordo svolta da questi testi è di fondamentale importanza per l’interpretazione complessiva dell’imponente macchina narrativa guironiana. È possibile intravedere i primi momenti di formazione del ciclo, e seguire nel tempo i diversi modi in cui le principali narrazioni hanno interagito e si sono organizzate in vaste strutture pluritestuali, fra le più ampie e complesse che la letteratura medievale abbia realizzato. La tecnica di giunzione dei testi preesistenti da parte dei redattori delle forme cicliche segue una logica narrativa particolare, in parte diversa rispetto a quella dei romanzi, dal momento che si tratta di creare dei sistemi narrativi di compromesso, che consentano di collegare testi e mondi narrati in origine eterogenei. Il testo critico dei raccordi, costituito sulla base dei relativi stemmi e di una nuova concezione del rapporto tra sostanza testuale e forma linguistica, è accompagnato da un apparato sistematico di varianti, da note di commento e da un glossario. L’Introduzione presenta il funzionamento della macchina ciclica e gli aspetti letterari più salienti di queste narrazioni, oltre a illustrare le principali questioni relative ai manoscritti e alla trasmissione del testo.

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